Assenza da malattia falsa
Buongiorno una dipendente venerdi scorso abbandonava il posto di lavoro asserendo di non riuscire piu' a farlo in quanto
troppo difficile. Chiamava piu' volte chiedendo di essere licenziata . la informava di non poterlo fare in quanto per la sua qualifica e' in grado di svolgere quel tipo di lavoro.
il marito con tutta una serie di messaggi al cellulare azienda chiedeva insistentemente di licenziare la moglie.
chiamava e scriveva all'ad ed a uno dei soci.
lo informavamo e cosi pure la dipendente di procedere al licenziamento o di rientrare al lavoro.
arrivato il certificato di malattia mutua.
le sue colleghe sono inviperite perche' dopo un lungo periodo siamo finalmente pieni di lavoro e si puo' pensare al futuro con piu' serenità. faccio presente che non esiste un ritardo di un minuto nel pagamento degli stipendi.
azienda ha riconosciuto un premio di 500€ a tutte le ragazze che hanno consentito alla azienda di consegnare a dicembre con puntualita' le commesse.
azienda no trattiene il tfr ma lo consegna a seconda delle scelte tutti i mesi dove desiderano.
cosa devo fare? grazie
nb: ragazza e' in ottima salute.
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Il datore di lavoro ha facoltà di verificare la veridicità dell'assenza per malattia del proprio dipendente, direi anzi che è doveroso perché in caso di "falsa"malattia si configurerebbe anche una truffa nei confronti dell'INPS.
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17 Risposte:
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La Legge consente al datore di lavoro di rivolgersi ad un'autorizzata Agenzia Investigativa per effettuare controlli diretti circa i comportamenti e gli spostamenti tenuti dal dipendente in "malattia" o in permesso "ex lege 104" e raccogliere prove di eventuale "infedeltà" per poter procedere con licenziamento per giusta causa ed eventuale denuncia per truffa ai danni dello Stato (come nei casi di permessi ex lege 104 in realtà utilizzati per scopi diversi da quelli dell'assistenza al disabile. Ci contatti, per un preventivo su indagini anti assenteismo.
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Buongiorno,
è sempre possibile fare un controllo diretto dei comportamenti e degli spostamenti effettuati dalla dipendente verosimilmente infedele.
Fatto gravissimo sarebbe, in regime di malattia, raccogliere prove che sta effettuando un'altra attività lavorativa, al di fuori di ogni regola giuslavorativa
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Credo che le occorra in primis un legale poi eventualmente noi. Ci faccia sapere
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Buongiorno, vedo che di risposte al quesito ne ha avute diverse e per lo più concordanti. Fermo restando che Lei intenda far valere un suo diritto in sede giudiziale, la mia opinione è quella di comunicare la vicenda all'Istituto competente gli accertamenti di rito, cosicché, ottenuti gli elementi probatori possa procedere nelle opportune sedi fornendo quanto acquisito e, per questo, garantendosi giusta risoluzione contrattuale addebitandone tutte le spese alla controparte.
GD
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Semplice, senza buttare via del denaro può far fare su richiesta del datore di lavoro una visita dall'inps per confermare o no il certificato di malattie e verificare se sussistono i motivi indicati in tale certificato. inoltre può far verificare se la dipendente rimane in casa nell'orario obbligatorio.
Consiglio di richiedere all'inps della Sua zona le modalità per richiedere la verifica da parte del datore di lavoro e procedere in merito.
Può anche assoldare un investigatore per certificare il comportamento della dipendente, ma è più indicato assegnare l'incarico per doppio lavoro, ecc...
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Buongiorno, forse sono in ritardo come risposta, sono Lilia Gigli del Centro Investigativo Ligure di Genova.
Ci siamo più volte interessati di documentare alle aziende l'effettivo stato di malattia del personale dipendente controllo che - per legge - è ormai autorizzato e probante . Per cui per ogni informazione la preghiamo di contattarci anche telefonicamente - Grazie Gigli /Genova
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credo che la prima cosa da fare si sentire un legale che abbia competenza specifica in problematiche di lavoro in seguito poi valutare il da farsi
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Buongiorno, una sentenza della corte di cassazione, conferma la possibilità da parte del datore di lavoro di verificare tramite Agenzie Investigative la veridicità dello stato di malattia del dipendente, non esiti a contattarci per un preventivo gratuito.
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Buongiorno a Lei, come prima cosa sentire un legale qualificato nel mondo del lavoro e nel contempo documenterei quanto possibile che la dipendente ha presentato un certificato di malattia senza essere realmente malata. Conseguentemente provvederei al licenziamento secondo quanto consigliato dal legale.
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Gent. Sig.Roberto
innanzitutto La ringraziamo per averci contattato, intanto siamo lieti di poterLa informare che i ns. servizi possono soddisfare le sue esigenze, difatti siamo specializzati e vantiamo anni di esperienza nel settore di competenza della Sua richiesta. Ci farebbe altresi piacere poterLe sottoporre un preventivo dettagliato, ma per fare ciò avremmo bisogno di ulteriori informazioni, per cui La invitiamo a contattarci per fissare un appuntamento senza impegno, tenga comunque presente che un indagine per il suo caso parte dai 200€.
In attesa di un Suo gradito contatto ci è gradita l'occasione per porgerLe cordiali saluti.
KOBRAINVESTIGAZIONI
GIUSEPPE D'ALBENZIO
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Si rivolga ad un avvocato del lavoro e cerchi di approfondire le motivazioni della donna con l'aiuto di un Investigatore Privato Professionista.
Saluti.
RDS Urban
Parma
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Confermo quanto detto dai miei colleghi. Cerchi di portare le prove che confermino/smentiscano quanto dichiarato dalla dipendente. Si rivolga a un serio investigatore privato. Cordialmente Ivana
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Egregio Roberto Ribaud la comprendiamo perfettamente in quanto molte volte il dipendente non é consapevole delle difficoltà che le aziende attraversano e quando hanno la fortuna di lavorare con una azienda che in un periodo come questo riesce a pagare tutti non comprendono la fortuna che hanno e invece di lavorare con serietà e diligenza approfittano.
La situazione non é semplice in quanto essendo la dipendente in malattia e la malattia é certificata dll'inps poco può l'azienda per risolvere, anche se qualcosina sta cambiando.
Inanzitutto come già detto dai colleghi precedenti la visita fiscale può essere mandata, ma vedrà che l'inps invierà un controllo a breve ( anche loro osservano con più interesse determinate situazioni in questo periodo ), ma se l'inps confermerà la malattia le consigliamo di non effettuare nessun controllo in quanto non conosce la patologia della dipendente e non sa quale terapia dovrà seguire e un controllo potrebbe essere momentaneamente superfluo.
Successivamente l'Inps potrà sospendere la malattia e le invierà un documento dove viene informato che da tale data la dipendente non sarà più coperta per la stessa tipologia, in quel caso potrà effettuare un servizio di verifica e intraprendere un azione presso il giudice del lavoro con tutta la documentazione che qualsiasi investigatore le potrà fornire, sempre se il comporto non superi i 180 gg in quel caso potrà licenziala per giustificato motivo oggettivo.
Capiamo che può sembrare strano tutto questo, ma la normativa, é vero che permette alle società di far controllare per determinati motivi il dipendente, ma é altresì vero che non sempre questo può bastare a licenziare in quanto il dipendente potrebbe tranquillamente non rispettare gli orari di controllo in quanto la tipologia di malattia riscontrata può prevedere l'uscita in qualsiasi momento.
Ovviamente se la dipendente dovesse lavorare altrove ( in nero ) in quel caso tutto cambia e una verifica tramite una società autorizzata le permetterà di licenziare con tranquillità.
Sperando di averla dato un'idea la salutiamo cordialmente.
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Gent.le signore, il motivo del licenziamento può essere l'assenza ingiustificata che potrebbe essere documentata da un agenzia investigativa.
Un investigatore privato, tramite un indagine che possa produrre tramite foto e videofilmati l'eventuale mancanza della sua dipendente (es. falsa malattia, lavoro effettuato presso altro datore mentre è in malattia, etc.), vi fornirebbe i motivi per emettere un licenziamento per giusta causa, avendo in suo possesso le prove da presentare in sede giudiziale.
Per maggiori informazioni e/o approfondimenti, può contattarmi.
Cortesi saluti
Alberto Fedele
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Buon giorno, se la sua dipendente vuole essere licenziata basta che non si presenti al lavoro per 3 giorni di seguito senza giustificato motivo, in quel caso scatta il licenziamento per giusta causa, ma non capisco perché non da lei direttamente le dimissioni, probabilmente per aver il sussidio di disoccupazione, se invece lei ha dato un certificato di malattia allora si può procedere con le visite a domicilio del medico, se non la trovasse nelle ore di obbligo di presenza in casa, allora verrà sanzionata di conseguenza.
cordialità
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Innanzi tutto si rivolga ad un avvocato che si occupa di diritto del lavoro, in base alla sua consulenza puo' avvalersi di un investigatore per capire i motivi dell'atteggiamento del lavoratore. Consideri che essere in malattia non riconosciuta, implica un accertamento da parte del medico dell'inps che puo' tranquillamente chiedere lei come datore di lavoro e se il dipendente viene trovato nell'orario di reperibilita' non al suo domicilio, puo' scattare truffa all'INPS e danneggiamento all'azienda.
Cordialita'
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Buongiorno,
di chiedere la visita fiscale
le consiglio di fare un pedinamento
con un report lei apre ad un contenzioso con il giudice del lavoro
a fronte di comportamenti assunti non idonei al certificato inviato.
sembra facile ma è un percorso con molti ostacoli
serve un studio per meglio definire tutte le circostanze del caso
serve un consulente edotto
ci contatti
cordialmente
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