Uso cimici in ambienti privati e luoghi di lavoro: come funziona?
Buon giorno,
vorrei sapere se un investigatore privato piazza cimici in ambienti privati, luoghi di lavoro e uffici di una curia arcivescovile, e utilizza queste informazioni per aiutare un prete che ha reati penali e in cosa consiste la pena.
Grazie
Miglior risposta
Questa risposta è stata utile per 75 persone
Buongiorno Sabrina,
rispondo alla sua domanda fornendo gli opportuni riferimenti normativi che le consentano di valutare la situazione oggettivamente.
L’articolo 6 della legge n°547/93 prevede che: "Chiunque fraudolentemente intercetta comunicazioni relative a un sistema informatico o telematico o intercorrenti tra più sistemi, ovvero le impedisce o le interrompe, è punito con la reclusione da sei mesi a quattro anni.
Salvo che il fatto costituisca più grave reato, la stessa pena si applica a chiunque rivela, mediante qualsiasi mezzo d'informazione al pubblico, in tutto o in parte, il contenuto delle comunicazioni di cui al primo comma.
I delitti di cui ai commi primo e secondo sono punibili a querela della persona offesa.
Tuttavia si procede d'ufficio e la pena è della reclusione da uno a cinque anni se il fatto è commesso:
1) in danno di un sistema informatico o telematico utilizzato dallo stato o da altro ente pubblico o da impresa esercente servizi pubblici o di pubblica necessità;
2) da un pubblico ufficiale o da un incaricato di un pubblico servizio, con abuso dei poteri e con violazione dei doveri inerenti alla funzione o al servizio, ovvero con abuso della qualità di operatore del sistema;
3) da chi esercita anche abusivamente la professione di un investigatore privato."
Arresto: facoltativo in flagranza;
Fermo d’indiziato di delitto: non consentito;
Misure cautelari personali: consentite;
Autorità giudiziaria competente: 1°-2°c.: pretore; 4°c.: Tribunale;
Procedibilità: 1°-2°c.: a querela di parte; 4°c.: d'ufficio;
Pene: per il reato semplice: reclusione da sei mesi a quattro anni; per il reato aggravato: reclusione da uno a cinque anni.
Cordiali saluti,
CIS srl
Dr Enrico Barisone
Ti è stata utile?
Grazie per la tua valutazione!
7 Risposte:
Questa risposta è stata utile per 0 persone
Le attività di cui Lei parla possono essere svolte solo previe particolari autorizzazioni perché in qualunque altro caso configurano reato previsto dal nostro codice penale.
Se la vostra necessità è quella di svolgere indagini difensive, Vi suggerisco di parlarne con l'Avvocato che dovrà in prima persona conferire incarico ad agenzia investigativa autorizzata alle indagini difensive.
Ti è stata utile?
Grazie per la tua valutazione!
Questa risposta è stata utile per 1 persone
È assolutamente vietato, da parte di privati, Investigatori privati ed anche appartenenti alle Forze dell’Ordine senza autorizzazione della Magistratura, effettuare intercettazioni telefoniche (o ambientali). Nel caso di queste due ultime categorie è altresì prevista una pena “aggravante” dal Codice Penale. Si rischia una denuncia penale sicura!
Cordiali saluti da Agenzia Investigativa De Rossi Franco.
Ti è stata utile?
Grazie per la tua valutazione!
Questa risposta è stata utile per 0 persone
L’utilizzo di tali strumenti è consentito solo all'autorità giudiziaria salvo alcuni casi, se vuole delucidazioni le consiglio di contattare un'agenzia della sua città e valutare il da farsi facendo però molta attenzione di non commettere reati.
Ti è stata utile?
Grazie per la tua valutazione!
Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno,
l'uso di "cimici" negli ambienti da Lei indicati è una cosa assai delicata.
Risulterebbe difficile anche per un'indagine di Polizia Giudiziaria in quanto la Curia dove risiede un Arcivescovo è un luogo di riunione di un organismo politico della Chiesa Cattolica in genere sotto la giurisdizione dello Stato del Vaticano, parimenti gli alti prelati come Vescovi, Arcivescovi, ecc... in genere hanno doppio passaporto, uno per lo stato di appartenenza ed uno diplomatico rilasciato dallo Stato del Vaticano il quale assicurerebbe all'intestatario benefici particolarmente riservati ai diplomatici che esclude la perquisizione personale e dei luoghi dove la personalità risiede o dimora anche temporaneamente, escluderebbe le intercettazioni sia ambientali che telefoniche che informatiche, inoltre gli assicurerebbe la libera circolazione in quasi tutti i paesi del mondo evitando qualsiasi tipologia di controllo sulla propria persona, funzionari al seguito bagaglio compreso.
Le microspie dette "cimici" acconsentono di acquisire l'audio ambientale e quindi le informazioni scambiate tra i vari soggetti che prendono parte alle conversazioni nelle immediate vicinanze della microspia chiamate anche "intercettazioni ambientali tra presenti". L'azione di installazione di queste apparecchiature senza la necessaria autorizzazione comporta per chi la compie reato penale punito dal nostro C.P., però le informazioni carpite per mezzo delle "cimici" installate talune volte hanno molteplici applicazioni anche come previsto dal nostro C.P.P. eventuale prova atipica nel processo penale.
Capita spesso negli ambienti Giudiziari o tra le Forze di Polizia di installare "cimici" o localizzatori di posizione senza le dovute autorizzazioni per scoprire eventuali reato o gli autori di questi ultimi in quanto la burocrazia per autorizzare queste procedure richiede spesso un tempo spropositato rispetto all'evoluzione continua delle indagini di Polizia Giudiziaria.
Prima di installare delle "cimici" negli uffici di questo Arcivescovo consiglio di valutare bene i pro e i contro per evitare oltre che i diversi reati che si commetterebbero anche un incidente diplomatico!!!
Restiamo a Sua disposizione per un'eventuale approfondimento, in attesa La salutiamo e ringraziamo.
Elmainvestigazioni
Ti è stata utile?
Grazie per la tua valutazione!
Questa risposta è stata utile per 0 persone
È assolutamente vietato, da parte di privati, Investigatori privati e anche appartenenti alle Forze dell’Ordine senza autorizzazione della Magistratura, effettuare intercettazioni telefoniche (o ambientali). Nel caso di queste due ultime categorie è altresì prevista una pena “aggravante” dal Codice Penale.
Naturalmente è considerata anche violazione di privacy richiedere d ottenere illecitamente, da parte di privati, elenchi di tabulati telefonici, intestazioni di numeri di cellulari, contenuti di sms o mms che magari, sempre più spesso, coniugi “traditi” vorrebbero ottenere per dimostrare l’infedeltà del coniuge o dell’amante; pensando così di acquisire per proprio conto “prove” valide, non ci si rende spesso conto che, giustamente, si rischia una denuncia penale sicura!
Ti è stata utile?
Grazie per la tua valutazione!
Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gent.ma Signora Sabrina, per avere informazioni su quanto da Lei richiesto dovrebbe telefonare presso i nostri uffici di Catania.
Saluti
Ditta Investigativa - Dia Investigazioni
Ti è stata utile?
Grazie per la tua valutazione!
Questa risposta è stata utile per 0 persone
Nel campo investigativo l’uso di una cimice spia è regolamentato e lecito se svolto da personale autorizzato dalla polizia giudiziaria o anche di investigatori privati, per ricercare delle prove e non deve violare la legge n.98 dell’8 aprile 1974 relativa alla “Tutela della riservatezza e della libertà e segretezza delle comunicazioni”, l’articolo 617 del Codice penale “Cognizione interruzione o impedimento illeciti di comunicazioni o conversazioni telegrafiche o telefoniche” e l’articolo 617-bis inerente l’“Installazione di apparecchiature atte ad intercettare od impedire comunicazioni o conversazioni telegrafiche o telefoniche”.
Solo in questo caso può l'investigatore utilizzare cimice spia.
Cordialità
Buonocore
Ti è stata utile?
Grazie per la tua valutazione!
Cerca più domande
Trova una risposta tra le più di 600 domande realizzate su GuidaDetective.it